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Storia : Pirateria

La pirateria è l'azione illegale dei pirati[1], che compiono violenza in ambito nautico. Nella Storia tipicamente essi, abbandonando per scelta o per costrizione la precedente vita sui mercantili, abbordano, depredano o affondano le altre navi in alto mare, nei porti, sui fiumi, negli estuari e nelle insenature.

Il sostantivo deriva dal latino pirata, piratæ, che ha un suo corrispettivo nel greco πειρατής (peiratès), dal verbo πειράομαι (peiráomai) che significa “tentare" e "attaccare".

Le aree considerate ad alto rischio perché interessate dalla presenza di pirati sono cambiate nel corso della storia. Tra queste, il Mare Caraibico, la zona dello stretto di Gibilterra, il Madagascar, il Mar Rosso, il Golfo Persico, la costa indiana di Malabar e tutta l'area tra le Filippine, Malaysia e Indonesia, dove spadroneggiavano i pirati filippini.

Il Mar Cinese Meridionale ospitava all'inizio del XIX secolo la più numerosa comunità di pirati, si stima circa 40.000, nonché la più temuta per le atrocità di cui si rendevano responsabili.

Categoria : Libri e consultazione

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